Cosa sono le Cure Palliative
Il termine “Cure Palliative” deriva dal latino “Pallium” che significa mantello, quindi evoca l’idea di protezione, una protezione la più possibile attuale di fronte al drammatico svolgersi degli eventi che affliggono il malato terminale.
L’ accudimento si esplica attraverso l’intensificazione dell’intervento negli ultimi giorni di vita per offrire al malato una morte senza sofferenza, più dignitosa e più rispettosa dell’integrità della persona.
L’ approccio a questo malato non è semplice ed è colmo di implicazioni di ordine clinico, terapeutico, emozionale ed anche etico.
In breve si pone come obbiettivo principale la “qualità della vita” del paziente ed in ogni caso si considera la persona malata viva ed importante fino al suo ultimo respiro.
Le Cure Palliative sono l’espressione di un approccio di cura basato su precise conoscenze scientifiche e sull’attenzione continua al paziente nella loro applicazione. Non si intende medicalizzare la morte ma offrire un aspetto umano a situazioni intollerabili finora trascurate e vissute con indifferenza.
Caratteristiche delle Cure Palliative
Sono focalizzate sulla qualità della vita del malato e considerano il morire un processo naturale
Componenti di una Unità Operativa di Cure Palliative “U.O.C.P.”
L’équipe ha il compito principale di perseguire, in accordo con i desideri del paziente, la sua migliore qualità di vita controllando i sintomi drammatici del progredire della malattia fra i quali certamente il dolore.
L’équipe accompagna e protegge il paziente inguaribile fino all’ultimo istante, fornisce un supporto attento e costante alla sua famiglia, identifica e definisce i bisogni principali in gioco.
La dimensione del problema oncologico nel momento attuale
Nel mondo l’8% di tutte le morti dipende dalla malattia neoplastica.
Nei paesi sviluppati la malattia neoplastica è la seconda causa di morte subito dopo quella per le malattie cardiovasco-lari e arriva al 23%
Negli ultimi trent’anni il numero di nuovi casi di tumore in Italia è aumentato, passando dai 149 mila nuovi casi nel 1970 ai 234 mila nel 2000.
Ogni anno in Italia 160.000 malati di tumore attraversano la fase ultima della malattia definita “terminale”.